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Studi 360


Super User

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Il percorso orientativo parte da una fase di valutazione della situazione attuale e potenziale del soggetto, per concludersi con l'elaborazione di un progetto individualizzato che consenta lo sviluppo formativo-professionale dell'individuo.

  • L'orientamento scolastico è un percorso utile a motivare e accompagnare l'individuo alla scelta adeguata alle sue risorse, capacità e competenze con il fine di costruire un'identità professionale.
  • L'orientamento professionale accompagna il soggetto a conoscere e sviluppare le proprie potenzialità, individuare i bisogni formativi, analizzare le risorse e competenze raggiunte, evitare il fenomeno del revolving door.

Si tratta di un insieme di tecniche ed esercizi aventi l'obiettivo di potenziare le abilità cognitive mancanti e di fornire strategie compensative per far fronte ai deficit residui. Può essere considerata come un allenamento per la mente dove l'esercizio ludico o didattico ha lo scopo di rafforzare una specifica abilità cognitiva.
La riabilitazione e il potenziamento cognitivo rappresentano la fase successiva al percorso diagnostico e comprendono quindi una metodologia e un programma di esercizi individualizzati per potenziare le abilità mentali, programmare percorsi di sblocco e di recupero e utilizzare modalità di valutazione che verificano l'efficacia dell'apprendimento.
L'approccio pedagogico in questo ambito interviene anche sulla motivazione, sull'autostima e sulla partecipazione scolastica.

Si intende "qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all'interazione dei vari fattori di salute secondo il modello ICF dell'OMS, e che necessita di educazione speciale individualizzata" (Dario Ianes, 2005).
Nella Direttiva Ministeriale "Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" (27/12/2012) sono contenute alcune indicazioni e strategie specifiche proprie della scuola italiana in ottica inclusiva, con l'obiettivo di consentire a tutti gli alunni, qualsiasi siano le loro difficoltà e potenzialità, il pieno accesso all'apprendimento. L'attenzione viene quindi estesa ai Bisogni Educativi Speciali nella loro totalità, andando oltre la certificazione di disabilità, per abbracciare il campo dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento, lo svantaggio sociale e culturale, le difficoltà linguistiche per gli alunni stranieri ecc.
La direttiva sancisce il diritto per tutti gli alunni che presentano queste tipologie di difficoltà/svantaggio di avere accesso a una didattica individualizzata e personalizzata.
Le strategie, le indicazioni operative, l'impostazione delle attività di lavoro, i criteri di valutazione degli apprendimenti e i criteri minimi attesi trovano definizione all'interno del PDP – Piano Didattico Personalizzato dell'alunno.

Dislessia, disortografia e disgrafia, discalculia hanno la particolare caratteristica di coinvolgere uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che per avere una diagnosi di dislessia, il bambino NON deve presentare: deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o neurologici.
Fondamentale per una restitutio ad integrum in questo campo è la diagnosi precoce, quindi la tempestività dell'intervento con una presa in carico non solo del bambino o del ragazzo, ma del sistema familiare nel suo insieme. Il mancato o tardivo riconoscimento di un DSA può implicare una sequenza di eventi negativi, che possono manifestarsi con vissuti di inadeguatezza e frustrazione, conflitti emotivi, disinvestimento progressivo nell'esperienza scolastica.
Per la valutazione dei DSA e dei disturbi più spesso compresenti (disturbi del linguaggio, dell'attenzione e dell'iperattività, della coordinazione motoria, psicopatologici ecc.) si impiegano specifici test atti ad indagare non solo le abilità strumentali di lettura, scrittura e calcolo, ma anche la funzionalità dei processi cognitivi (intelligenza generale, memoria, attenzione, linguaggio, percezione e abilità prassiche), nonché il profilo del funzionamento globale del bambino/ragazzo.
In caso di accertamento e riscontro di DSA verrà stilata una relazione ove saranno specificate le eventuali misure compensative e dispensative da proporre alla scuola in un'attività integrata che possa portare alla stesura di un eventuale PEI (Piano Educativo Individualizzato).
L'intervento potrà essere esteso alla progettazione e alla programmazione degli interventi riabilitativi più indicati in relazione al singolo caso.

Sostegno alla genitorialità

Pubblicato in: Aree: Topic |

Essere genitori è una condizione esistenziale che non prevede una reale formazione alla gestione quotidiana della relazione genitori/figli. Inoltre, tutte le fasi della crescita di un figlio (nascita, infanzia, età scolare, adolescenza, ingresso nel mondo adulto) sollecitano la nostra emotività e i nostri vissuti.
Il consulente (psicologo o pedagogista), tramite metodi specifici della propria professione, aiuta i genitori (singolarmente o in coppia) a leggere il loro modo di rapportarsi con il proprio figlio al fine di migliorare l'approccio educativo e/o modificarlo secondo criteri maggiormente adattivi.