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Studi 360


Super User

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Team building

Pubblicato in: Aree: Topic |

Insieme di attività formative, variamente definite come team game, team experience, team wellbeing (ludiche, esperienziali o di benessere) il cui obiettivo è la formazione di un gruppo di persone.
Il team building è applicato principalmente in ambito aziendale con lo scopo di ottenere il massimo, in termini di performance, dai propri dipendenti. La costruzione del gruppo può avere una valenza formativa, se associata ad un'analisi dettagliata dei bisogni e a fasi strutturate di debrief, o semplicemente ludica, qualora l'obiettivo sia quello di costruire un gruppo e dare una sensazione di appartenere ad un team. L'attività stimola le aziende a riflettere sull'importanza di lavorare in contesti relazionali piacevoli.
L'obiettivo è lavorare sulla costruzione di un gruppo di lavoro utilizzando metodologie specifiche nate e sviluppate per lavorare sui gruppi, in particolare su team di lavoro task-oriented.
L'obiettivo finale deve sempre essere quello di far sentire il gruppo una vera squadra attraversando alcune fasi:

  • far conoscere le persone tra loro in modo approfondito;
  • stimolare ed aumentare la collaborazione;
  • costruire e potenziare relazioni interpersonali;
  • creare un clima di fiducia e di stima tra i compagni;
  • sviluppare ascolto, leadership, motivazione, coesione, integrazione;
  • lavorare per obiettivi.

Interventi di comunità

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Si intendono le azioni a finalità informativa e formativa che hanno come destinatario non il singolo individuo o la coppia o il sistema famiglia, bensì la cittadinanza, quindi i grandi gruppi.
La psicologia applicata alla comunità intende affrontare specifiche tematiche per sensibilizzare e dare una chiave di lettura psicologica a eventi che interessano la cittadinanza .
Un particolare momento socio-politico che la comunità sta vivendo, eventi calamitosi o di cronaca che attivano dinamiche e bisogni psicologici particolari, possono essere spunto per costruire questo tipo di interventi, nei quali gli esperti di psicologia di comunità danno il proprio contributo per rileggere e dare un'interpretazione a determinati fenomeni di massa.

Media education

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Attività educativa e didattica finalizzata a sviluppare nei giovani un'informazione e una comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche da loro impiegate per costruire messaggi e produrre senso, i generi e i linguaggi specifici.
Nello specifico, la ME indica:

  • l'educazione con i media, considerati come strumenti da utilizzare nei processi educativi generali;
  • l'educazione ai media, che fa riferimento alla comprensione critica dei media, intesi non solo come strumenti, ma come linguaggio e cultura;
  • l'educazione per i media, livello rivolto alla formazione dei professionisti.

Lo scopo della ME è quello di educare tutte le generazioni alla conoscenza, alla comprensione dei media, alle loro opportunità e rischi, attraverso la costruzione di uno spazio di comunicazione condiviso.

SI tratta di una strategia educativa tesa a riconoscere e promuovere un ruolo attivo degli adolescenti, che diventano protagonisti consapevoli della propria formazione, attori primari nella progettazione e realizzazione di iniziative promotive e preventive con e per i propri coetanei. La Peer Education utilizza l'esperienza di gruppo come occasione per un lavoro di co–costruzione della conoscenza all'interno del gruppo stesso e si sostanzia come uno strumento relazionale capace di generare una riflessione verso il cambiamento.
Si applica prevalentemente nell'ambito della prevenzione primaria di comportamenti a rischio quali:

  • alcol e guida;
  • MTS – Malattie Trasmissibili Sessualmente;
  • tabacco;
  • altre sostanze.

Può anche essere applicata in ambiti di promozione della salute quali:

  • pari opportunità;
  • didattica scolastica;
  • bullismo.

Viene applicata prevalentemente in ambito scolastico ma può anche essere applicata in contesti di comunità più allargati (cittadinanza attiva).

L'attività di doposcuola presso un istituto scolastico o in studio, si rivolge sia agli studenti che non presentano alcun tipo di difficoltà in ambito scolastico, sia a quelli che rientrano nelle categorie della didattica inclusiva (DSA, BES).
L'approccio didattico durante l'attività extrascolastica si pone i seguenti obiettivi:

  • sviluppo di autonomia e capacità organizzative;
  • potenziamento cognitivo;
  • acquisizione di metodi di studio efficaci.

L'approccio pedagogico mira a potenziare le abilità vitali (Life Skills) quali:

  • gestione dell'emotività (ansia da prestazione scolastica, stress);
  • capacità creative;
  • capacità di problem solving;
  • costruzione di relazioni efficaci;
  • autoconsapevolezza;
  • senso critico.

Spesso l'intervento viene strutturato in rete con la famiglia e gli insegnanti dell'alunno.