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Studi 360


Aree: Topic

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Psicoterapia di gruppo

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Dal punto di vista psicologico, qualsiasi gruppo, terapeutico e non, è qualcosa di più e di diverso della somma delle sue parti perché attivatore di dinamiche e aspettative relazionali ed emotive che configurano un particolare e specifico contesto, mai uguale a sé stesso ma che evolve e muta continuamente nel tempo, creando sempre nuove tensioni evolutive. Il lavoro psicoterapeutico utilizza proprio queste tensioni per promuovere una crescita personale e gruppale verso forme più mature di relazione sia con se stessi, sia con gli altri individui/gruppi. I molteplici stimoli che offre un gruppo terapeutico permettono al singolo di sperimentarsi in diverse modalità di relazione e di costruzione dell'immagine di sé rispetto agli altri.
La psicoterapia di gruppo, esattamente come accade in setting individuale, differisce da altre forme di gruppo utilizzate in psicologia in quanto si tratta di un percorso di cambiamento guidato e attivato dalla figura di uno psicoterapeuta: regola primaria è quella del mantenimento del segreto professionale, ossia i partecipanti sono tenuti a non rivelare all'esterno quanto di dice nel gruppo e, nella maggior parte dei casi, sono sconsigliati dall'intessere rapporti personali fra loro all'esterno del gruppo.

Psicoterapia individuale

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È uno strumento di lavoro che Medici e Psicologi, specializzati in Scuole riconosciute dal M.U.R.S.T. e iscritti ai rispettivi Ordini, possono utilizzare a seguito di uno specifico training professionalizzante.
La psicoterapia individuale si occupa di cambiare la situazione esistenziale dell'individuo in ogni età della vita, portandolo da una condizione di malessere a una di benessere, attraverso l'utilizzo della parola e della relazione terapeuta/paziente.
Partendo da un problema affettivo-relazionale piuttosto che scolastico-professionale e da eventuali sintomi, si accoglie ed elabora la domanda del cliente al fine di condividere e co-costruire un progetto terapeutico individualizzato.
Psicoterapeuta e paziente si incontrano con frequenza regolare e lavorano vis-à-vis o, nei setting di psicoterapia individuale a indirizzo psicoanalitico, anche con l'utilizzo del lettino, comunque sempre attraverso lo strumento di cura per eccellenza: la relazione terapeuta/cliente.

Si tratta di un insieme di tecniche ed esercizi aventi l'obiettivo di potenziare le abilità cognitive mancanti e di fornire strategie compensative per far fronte ai deficit residui. Può essere considerata come un allenamento per la mente dove l'esercizio ludico o didattico ha lo scopo di rafforzare una specifica abilità cognitiva.
La riabilitazione e il potenziamento cognitivo rappresentano la fase successiva al percorso diagnostico e comprendono quindi una metodologia e un programma di esercizi individualizzati per potenziare le abilità mentali, programmare percorsi di sblocco e di recupero e utilizzare modalità di valutazione che verificano l'efficacia dell'apprendimento.
L'approccio pedagogico in questo ambito interviene anche sulla motivazione, sull'autostima e sulla partecipazione scolastica.

Essere genitori è una condizione esistenziale che non prevede una reale formazione alla gestione quotidiana della relazione genitori/figli. Inoltre, tutte le fasi della crescita di un figlio (nascita, infanzia, età scolare, adolescenza, ingresso nel mondo adulto) sollecitano la nostra emotività e i nostri vissuti.
Il consulente (psicologo o pedagogista), tramite metodi specifici della propria professione, aiuta i genitori (singolarmente o in coppia) a leggere il loro modo di rapportarsi con il proprio figlio al fine di migliorare l'approccio educativo e/o modificarlo secondo criteri maggiormente adattivi.

L'attività di doposcuola presso un istituto scolastico o in studio, si rivolge sia agli studenti che non presentano alcun tipo di difficoltà in ambito scolastico, sia a quelli che rientrano nelle categorie della didattica inclusiva (DSA, BES).
L'approccio didattico durante l'attività extrascolastica si pone i seguenti obiettivi:

  • sviluppo di autonomia e capacità organizzative;
  • potenziamento cognitivo;
  • acquisizione di metodi di studio efficaci.

L'approccio pedagogico mira a potenziare le abilità vitali (Life Skills) quali:

  • gestione dell'emotività (ansia da prestazione scolastica, stress);
  • capacità creative;
  • capacità di problem solving;
  • costruzione di relazioni efficaci;
  • autoconsapevolezza;
  • senso critico.

Spesso l'intervento viene strutturato in rete con la famiglia e gli insegnanti dell'alunno.

Team building

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Insieme di attività formative, variamente definite come team game, team experience, team wellbeing (ludiche, esperienziali o di benessere) il cui obiettivo è la formazione di un gruppo di persone.
Il team building è applicato principalmente in ambito aziendale con lo scopo di ottenere il massimo, in termini di performance, dai propri dipendenti. La costruzione del gruppo può avere una valenza formativa, se associata ad un'analisi dettagliata dei bisogni e a fasi strutturate di debrief, o semplicemente ludica, qualora l'obiettivo sia quello di costruire un gruppo e dare una sensazione di appartenere ad un team. L'attività stimola le aziende a riflettere sull'importanza di lavorare in contesti relazionali piacevoli.
L'obiettivo è lavorare sulla costruzione di un gruppo di lavoro utilizzando metodologie specifiche nate e sviluppate per lavorare sui gruppi, in particolare su team di lavoro task-oriented.
L'obiettivo finale deve sempre essere quello di far sentire il gruppo una vera squadra attraversando alcune fasi:

  • far conoscere le persone tra loro in modo approfondito;
  • stimolare ed aumentare la collaborazione;
  • costruire e potenziare relazioni interpersonali;
  • creare un clima di fiducia e di stima tra i compagni;
  • sviluppare ascolto, leadership, motivazione, coesione, integrazione;
  • lavorare per obiettivi.
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