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Studi 360


Aree: Topic

Aree: Topic (26)

Si intende "qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all'interazione dei vari fattori di salute secondo il modello ICF dell'OMS, e che necessita di educazione speciale individualizzata" (Dario Ianes, 2005).
Nella Direttiva Ministeriale "Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" (27/12/2012) sono contenute alcune indicazioni e strategie specifiche proprie della scuola italiana in ottica inclusiva, con l'obiettivo di consentire a tutti gli alunni, qualsiasi siano le loro difficoltà e potenzialità, il pieno accesso all'apprendimento. L'attenzione viene quindi estesa ai Bisogni Educativi Speciali nella loro totalità, andando oltre la certificazione di disabilità, per abbracciare il campo dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento, lo svantaggio sociale e culturale, le difficoltà linguistiche per gli alunni stranieri ecc.
La direttiva sancisce il diritto per tutti gli alunni che presentano queste tipologie di difficoltà/svantaggio di avere accesso a una didattica individualizzata e personalizzata.
Le strategie, le indicazioni operative, l'impostazione delle attività di lavoro, i criteri di valutazione degli apprendimenti e i criteri minimi attesi trovano definizione all'interno del PDP – Piano Didattico Personalizzato dell'alunno.

Bullismo e cyberbullismo

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Con questi termini ci si riferisce a tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione e sopruso messe in atto da parte di un bambino/adolescente, definito "bullo" (o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro bambino/adolescente percepito come più debole, la vittima.
Secondo le definizioni date dagli studiosi del fenomeno, uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo (non si fa quindi riferimento ad un singolo atto), alle azioni offensive messe in atto deliberatamente da uno o più compagni.
Quando tali azioni vengono perpetrate attraverso i Social Network si parla di cyberbullismo, fenomeno sempre più diffuso oggigiorno.

Organizziamo:

  • seminari informativi e di sensibilizzazione rivolti a genitori e insegnanti;
  • incontri di prevenzione o trattamento nelle classi;
  • progetti nelle scuole con il coinvolgimento di docenti, alunni,  genitori e personale ausiliario;
  • interventi di media education per prevenire fenomeni di cyberbullismo.

Inoltre ci occupiamo di sostegno psicopedagogico sia per le vittime che per gli autori di bullismo e le loro famiglie.

 

Consulenza familiare

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È rivolta alle famiglie che stanno affrontando una delle seguenti situazioni:

  • difficoltà di comunicazione nella coppia e/o nella relazione con i figli: conflittualità latente e manifesta, verbale e non verbale, ansia e timori relazionali ecc.;
  • difficoltà e/o supporto nella gestione dei figli: incomprensioni comunicative, sostegno alle neo mamme, gestione del periodo adolescenziale, attività di prevenzione ai disturbi del comportamento e dell'umore;
  • disturbi della sfera sessuale nella coppia: valutazione delle problematiche personali e di coppia; recupero dell'intimità sessuale e affettiva.

La consulenza familiare si compone di alcuni colloqui psicologici di approfondimento volti a chiarire le dinamiche relazionali tipiche della famiglia e ad individuare le risorse interne che non sono state ancora attivate.
Il percorso di consulenza prevede alcuni colloqui di valutazione, cui segue un programma di incontri (concordato insieme) finalizzato alla corretta mobilitazione delle risorse individuate all'interno della famiglia, alla valutazione dei risultati raggiunti e alla modificazione consapevole del proprio rapporto in famiglia.

  • Il Parent training è volto ad aumentare la consapevolezza nella coppia genitoriale rispetto a modelli e stili educativi messi in atto nella relazione con il bambino. Obiettivo è analizzare e approfondire se tali stili siano consoni con i bisogni e la personalità del bambino al fine di migliorare le relazioni all'interno del nucleo familiare.
  • La consultazione partecipata è un tipo di terapia con genitori e bambini che si pone l'intento il dare la possibilità ad entrambi di vedersi agire in uno spazio connotato dalla possibilità di pensiero con l'obiettivo di ristrutturare immagini reciproche non funzionali alla crescita del bambino e del nucleo familiare.

 

Consulenza pedagogica

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Processo di aiuto educativo rivolto al singolo (bambino, adolescente, adulto), alla coppia, alla famiglia, alle scuole e ad altre istituzioni del pubblico e del privato sociale.
Attraverso il colloquio pedagogico si leggono e interpretano i nodi critici dei processi educativi, rilevando eventuali problematiche per trovare soluzioni percorribili.
La consulenza pedagogica si occupa soprattutto della valorizzazione e del potenziamento delle risorse dei soggetti coinvolti, permette di rilevare eventuali problematiche e accompagna la persona a trovare soluzioni percorribili e individualizzate.

  • relazione genitori/figli: confronto su stili educativi e accompagnamento nelle varie fasi della crescita;
  • potenziamento della capacità di affrontare e risolvere situazioni difficili;
  • difficoltà relazionali;
  • sostegno alle capacità di socializzazione
  • rinforzo dell'autostima;
  • sviluppo di autoconsapevolezza;
  • gestione dei vissuti emotivi disturbanti.

Consulenza psicologica

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È un percorso di sostegno all'individuo e/o al gruppo al fine di:

  • valutare in modo approfondito un problema specifico che crea disagio personale/relazionale (problematiche affettive, lavorative ecc.);
  • costruire un quadro generale della propria personalità, individuando punti di forza e punti di debolezza;
  • fornire nuovi strumenti per gestire emotivamente e/o cognitivamente le situazioni di difficoltà.

 

  • crisi coniugale;
  • relazione genitori/figli;
  • elaborazione di un lutto;
  • momenti di cambiamento esistenziali;
  • difficoltà relazionali di varia natura;
  • aumento dell'autoefficacia percepita;
  • desiderio di capirsi e conoscersi meglio;
  • modifica di alcuni aspetti della propria personalità in senso più adattivo;
  • gestione dell'ansia e dello stress.

 

Gli strumenti di cui ci si avvale sono colloqui clinici e test psicologici finalizzati ad inquadrare il modo in cui il singolo cliente può vivere un certo momento e/o passaggio di vita o una data situazione di realtà.

DanzaMovimentoTerapia

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"Disciplina finalizzata a promuovere l'integrazione fisica, emotiva, cognitiva e relazionale, la maturità affettiva e psicosociale e la qualità della vita della persona, mediante il linguaggio del movimento corporeo e il processo creativo" (definizione dell'APID - Associazione Professionale Italiana DanzaMovimentoTerapeuti – www.apid.it).
Elemento fondamentale è l'utilizzo del gruppo come luogo privilegiato di intervento, anche se è possibile lavorare in setting individuali, qualora la situazione lo richieda.
I campi applicativi della DMT sono diversi e differenziabili in funzione del contesto e della tipologia di utenza cui è diretto l'intervento.
La DMT si configura come modalità di trattamento multifunzionale, finalizzata all'integrazione fisica-emotiva-cognitiva dell'individuo, alla sua maturazione affettiva e psico-sociale e allo sviluppo del potenziale creativo. La Danza genera un'esperienza globale che è al tempo stesso corporea, psichica, relazionale e transpersonale ed è indispensabile in un lavoro orientato alle trasformazioni evolutive, soprattutto nei casi in cui lo sviluppo incompleto dei processi di simbolizzazione o una grave regressione rendono insufficiente il ricorso a forme di trattamento basate sul linguaggio verbale e sulle capacità logico-analitiche.

  • Ambito clinico:
    • sedute individuali;
    • gruppi terapeutici monosintomatici rivolti a persone con situazioni psicopatologiche significative (psicosi cronicizzate, tossicodipendenze, disturbi alimentari, disturbi di personalità ecc.) o con situazioni di malattia cronica o degenerativa (malattie oncologiche, sclerosi multipla, cardiopatie ecc.);
    • gruppi terapeutici polisintomatici rivolti a situazioni psicopatologiche diversificate (disturbi d'ansia, depressioni lievi, disturbi somatoformi, lievi disturbi di personalità ecc.).
  • Ambito riabilitativo:
    • gruppi riabilitativi (riabilitazione psicosociale) con bambini, adolescenti, adulti ed anziani portatori di diverse problematiche (disagio psichico, disabilità, situazioni di malattia cronica ed altre situazioni che necessitano di un intervento di riabilitazione).
  • Ambito educativo e preventivo:
    • gruppi educativi/espressivi rivolti a bambini e adolescenti;
    • gruppi psicoeducazionali rivolti a genitori e adulti in genere.
  • Ambito formativo:
    • gruppi formativi rivolti al personale socio-educativo e sanitario;
    • gruppi di formazione aziendale.
  • Ambito della promozione del benessere bio-psico-sociale:
    • gruppi espressivi per la promozione della salute e del benessere.

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